Una scuola con la testa fra le nuvole (e i piedi per terra)

Gli studenti dell’indirizzo CAT a curvatura geotecnica del Varano-Antinori analizzano il clima con la nuova stazione meteo

Un’antenna che svetta sul tetto, un display che cambia in tempo reale, studenti con tablet e quaderni che osservano i grafici del vento e delle precipitazioni: non è una scena di un film di fantascienza, ma la nuova, entusiasmante realtà dell’I.I.S. Varano-Antinori di Camerino. Qui, gli studenti del corso “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (CAT) a curvatura Geotecnica, stanno riscrivendo il modo di fare scuola grazie a una moderna stazione meteorologica che trasforma il cielo in un laboratorio e i dati in strumenti di conoscenza.

Da quando l’apparecchiatura è stata installata sul tetto dell’edificio, la didattica è letteralmente “salita di livello”: dall’aula al campo, o meglio, al tetto. 

La stazione non è un semplice gadget tecnologico, ma un laboratorio scientifico a cielo aperto. Misura temperatura, umidità, piogge, vento e irraggiamento solare, restituendo un flusso costante di dati che accendono la curiosità e la mente degli studenti.

 

Perché è proprio da questi numeri che nasce l’apprendimento più autentico: quello che connette conoscenza, esperienza e futuro. Come ricordano i docenti delle discipline tecniche del corso CAT, “la mappa del futuro si disegna con i dati di oggi”. E così, i ragazzi non si limitano a leggere valori su uno schermo: li interpretano, li mettono in relazione, li trasformano in soluzioni. I cambiamenti climatici non sono più un concetto astratto, ma una sfida concreta che richiede competenze tecniche e sensibilità ambientale. Gli studenti del Varano-Antinori imparano a leggere il territorio come geometri del futuro, pronti ad affrontare problemi reali con strumenti reali. Attraverso i dati raccolti, gli alunni analizzano le dinamiche del rischio idrogeologico, studiando l’intensità e la durata delle piogge per riconoscere i fenomeni estremi. Confronteranno i propri rilievi con quelli delle stazioni regionali e integreranno i risultati con la topografia locale, per realizzare mappe delle aree più vulnerabili e proporre strategie di pianificazione, mitigazione e prevenzione.

Ma il progetto non si ferma qui. I dati su temperatura e irraggiamento solare diventeranno la base per calcolare il fabbisogno energetico degli edifici, consentendo agli studenti di progettare costruzioni a basso o zero impatto ambientale, ottimizzando l’isolamento termico e sperimentando soluzioni fotovoltaiche mirate.
Con lo stesso approccio, i ragazzi impareranno a gestire in modo sostenibile le risorse idriche, pianificando l’uso razionale dell’acqua e la manutenzione delle aree verdi.

Insomma, la stazione meteo non è solo uno strumento di misura, ma una finestra sul futuro: un’esperienza didattica che trasforma la sostenibilità in qualcosa di tangibile, basato su analisi scientifica e azioni concrete.
Lavorando con dati reali, gli studenti sviluppano pensiero critico, competenze tecniche e responsabilità ambientale, qualità essenziali per i professionisti di domani.

Il messaggio è chiaro: la scuola può (e deve) essere un motore di innovazione.
Grazie a questo progetto, i giovani del Varano-Antinori non si preparano solo all’Esame di Stato, ma a costruire un futuro più verde e resiliente, un dato alla volta.

La prossima volta che guarderete il meteo, ricordatevi di loro: una generazione di “geometri con la testa fra le nuvole e i piedi per terra”, pronta a mettere la propria competenza al servizio del territorio.

Il montaggio è stato curato interamente dagli studenti del 5° Ag supervisionati dal Prof. Enrico Spurio e dal tecnico Daniele Colluccini

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