Gli studenti del CAT dell’IIS “Varano Antinori” di Camerino in visita didattica ad Ancona: tra ingegneria, storia e inclusività

Una giornata all’insegna della formazione, dell’innovazione e dell’inclusione quella vissuta dagli studenti delle classi terza e quarta dell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio dell’IIS “Varano Antinori” di Camerino, protagonisti di un’uscita didattica ad Ancona ricca di spunti tecnici e culturali.

La prima tappa ha visto i ragazzi impegnati nella visita al cantiere del Palazzo di Vetro dell’Università Politecnica delle Marche, futuro polo amministrativo dell’ateneo e sede del rettorato, nonché parte integrante della nuova sede della Provincia di Ancona. Un intervento di rilevanza strategica per la città, oggetto di un importante progetto di riqualificazione e consolidamento strutturale.

La visita si è svolta grazie alla disponibilità della ditta appaltatrice Manelli Impresa S.p.A. di Monopoli, con l’autorizzazione del RUP ing. Michele Pompili e del Direttore dei Lavori ing. Enrico Mugianesi di UNIVPM, che hanno consentito agli studenti di osservare da vicino le operazioni in corso. Particolarmente interessante è stato l’approfondimento sulle tecniche adottate per il consolidamento della struttura in acciaio esistente, una sfida ingegneristica che ha suscitato grande interesse per la complessità delle soluzioni progettuali e costruttive messe in atto.

L’esperienza ha rappresentato una preziosa occasione di connessione tra teoria e pratica, consentendo agli studenti di ritrovare sul campo concetti studiati in aula relativi al consolidamento strutturale, e di confrontarsi con professionisti del settore, accrescendo la consapevolezza delle competenze richieste nel mondo del lavoro.

Il percorso didattico è proseguito con la visita al Museo Tattile Statale Omero, una delle realtà museali più singolari a livello europeo. Nato con l’obiettivo di rendere accessibile l’arte ai non vedenti, il museo permette l’esplorazione tattile di sculture, bassorilievi e architetture, stimolando un modo alternativo e coinvolgente di entrare in contatto con il patrimonio artistico.

In particolare, gli studenti hanno partecipato al laboratorio “Immagini dal buio”, un’esperienza emozionale in cui, bendati, sono stati guidati nella scoperta di opere d’arte attraverso il tatto, l’udito e l’olfatto. Un’attività che rientra nell’ambito dell’educazione civica e che ha avuto come finalità la sensibilizzazione all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, promuovendo l’empatia e la riflessione sull’importanza di un ambiente costruito accessibile a tutti.

La giornata ha inoltre rappresentato un’importante occasione di approfondimento delle tecniche di rilievo digitale, legate al tema dello Structure from Motion, già trattato nel corso di topografia. Grazie a questa metodologia fotogrammetrica, oggi largamente utilizzata anche nei contesti professionali, è possibile ricostruire modelli 3D di edifici e monumenti con l’ausilio di semplici immagini fotografiche, valorizzando così il connubio tra tecnologia e valorizzazione del patrimonio.

Ad accompagnare gli studenti in questa intensa e significativa esperienza sono stati i docenti Prof. Luca Bisbocci, Prof.ssa Emanuela Musarò e Prof. Federico Carboni, promotori di una didattica viva, concreta e attenta ai valori dell’inclusione e della cittadinanza attiva.

Queste esperienze confermano l’importanza delle visite didattiche come momenti insostituibili nella formazione tecnica e umana dei futuri geometri, offrendo loro strumenti per comprendere la complessità del mondo del lavoro e la responsabilità sociale dell’edilizia nel miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.

 Palazzo vetro2

Museo Omero1

Museo Omero2